giovedì 5 gennaio 2012

malattia o sintomo ?

Alcuni traumi che subiamo (cadute accidentali, incidenti stradali, colpi di frusta) possono sottoporre in alcuni casi le strutture vertebrali a stiramenti e tensioni che talvolta manifestano le loro conseguenze molti anni dopo segnando il nostro corpo con cicatrici non visibili (perché interne) che con il passare degli anni influenzano l’equilibrio delle strutture (muscoli, legamenti, fascia, dischi) atte a mantenere in maniera dinamica la stazione eretta.
Altre volte è un intervento chirurgico, una gravidanza, o dei piccoli traumi dovuti a sport o esercizi in palestra praticati in modo scorretto a produrre delle cicatrici interne alla nostra colonna vertebrale.

Infine non possiamo dimenticare gli stress emotivi; molti studi europei e giapponesi hanno evidenziato una stretta correlazione tra eventi stressanti (che aumentano in modo evidente il tono e la contrattura di una parte della muscolatura della colonna e della masticazione) e gli episodi di Low-back pain.
Secondo alcuni ricercatori quando lo stress o un malessere grave passa resta il ricordo che si annida nei muscoli e nella fascia; successivamente basta un accenno, non necessariamente altrettanto grave, e la contrattura torna involontaria mente e con essa il dolore che pensavamo risolto definitivamente.

Il mal di schiena, secondo i dati forniti nel 2000 dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, è provocato da patologie della colonna vertebrale solamente nel 20% dei casi; più spesso è invece legato ad abitudini scorrette, posture errate, stress e sedentarietà.

Il mal di schiena (Low-back pain) è quindi un sintomo, non una malattia, e nella maggior parte dei casi i problemi, anche se di origine meccanica, sono causati da una perdita della funzionalità della colonna vertebrale nella sua componente più sensibile (muscoli, legamenti, fascia e disco).

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